Una vita serena e piena: questo è ciò che desideriamo per noi stessi e per le persone che ci stanno a cuore. Oggi la moderna medicina mette a disposizione numerosi strumenti che renderanno il tuo sogno una realtà tangibile per molti anni. Le patologie croniche, come l’artrite reumatoide, diventano giorno dopo giorno un ostacolo sempre più facile da aggirare grazie al progresso della scienza. Conoscere al meglio la natura del disturbo ti consentirà di individuare più facilmente il percorso terapeutico adatto e trarne il massimo giovamento. Segui i consigli e le indicazioni di chi, come 2A Group, ha fatto del trattamento dei dolori articolari la propria missione.

 

Cos’è l’artrite reumatoide?

 

Artrite reumatoide mani

Per impedire che l’artrite reumatoide ti blocchi devi prima di tutto conoscerla. Esistono infatti diversi tipi di malattie reumatiche croniche: un adeguato percorso di cura inizia, prima ancora che con la diagnosi, con la corretta identificazione dei sintomi.

Per cominciare il tuo trattamento col piede giusto, devi innanzitutto sapere che l’artrite reumatoide1 è una malattia infiammatoria cronica sistemica che va a interessare le articolazioni, sia grandi che piccole. Tra le varie forme di artrite infiammatoria esistenti è la più comune. Trattandosi di un disturbo molto diffuso, ha un grosso effetto sociale, che però può essere ridotto con la scelta della terapia più adeguata.

Già una prima osservazione delle articolazioni di una persona colpita da artrite reumatoide può farci intuire la natura della situazione: infatti queste, oltre a risultare dolenti, hanno un aspetto tumefatto e, col passare del tempo, possono deformarsi.

Diagnosticare l’artrite reumatoide con tempestività è importante non solo perché tu possa condurre una comoda e piena quotidianità, ma anche per la tua salute generale: questa patologia infatti può finire col coinvolgere anche i polmoni, gli occhi, i vasi sanguigni, la cute e le membrane sierose. Inoltre, è opportuno sapere che esistono anche due varianti dell’artrite reumatoide più rare, ma che bisogna essere in grado di identificare con prontezza qualora si manifestassero:

  1. la sindrome di Felty2, che comporta un ingrossamento della milza, la riduzione dei granulociti neutrofili all’emocromo e febbre;
  2. la sindrome di Caplan3, detta anche pneumoconiosi reumatoide.

La conoscenza di questa malattia infiammatoria cronica ti consentirà, qualora si dovesse presentare, di imboccare subito la strada giusta, rivolgendoti tempestivamente allo specialista più qualificato.

 

Quali sono le cause dell’artrite reumatoide?

 

Donna si tiene il ginocchio a causa di un dolore

Conoscere cosa può provocare l’insorgere di una malattia è un importante strumento che ci permette di scongiurarne la comparsa il più possibile. Anche laddove la causa fosse dovuta a fattori che non sono sotto il nostro controllo, come per esempio la predisposizione genetica, disporre di tutte le informazioni è comunque una risorsa valida che ci porterà a prestare la dovuta attenzione a eventuali campanelli d’allarme.

È questo il caso dell’artrite reumatoide, che, stando a quanto oggi riportato dagli studi medici, non ha un’unica causa.

Iniziamo col capire cosa sia l’artrite4, di cui l’artrite reumatoide è la forma più nota. Si tratta, come abbiamo visto, di una malattia infiammatoria che si manifesta soprattutto tramite dolore e gonfiore alle articolazioni. Questo si ripercuote naturalmente sulla mobilità, con conseguenze più o meno pesanti a seconda della gravità del caso. Si tende spesso a confondere l’artrite con l’artrosi ma, nell’ottica di imboccare il giusto percorso terapeutico, è molto importante fare chiarezza sulla differenza tra le due patologie e sulle cause della loro insorgenza.

L’artrosi è una malattia di tipo degenerativo che interessa le cartilagini delle articolazioni; di conseguenza, si manifesta il più delle volte intorno ai 50 anni. Al contrario, l’artrite ha natura autoimmune: ciò significa che può svilupparsi in pazienti di tutte le età, non essendo legata all’usura della cartilagine. Riconoscendola precocemente potrai contenere l’infiammazione e godere di un maggiore benessere.

Data la sua natura, l’artrite reumatoide non è riconducibile a una causa unica. Sono molti i fattori5 che possono intervenire5: sappiamo che, naturalmente, il disturbo si manifesta nelle persone geneticamente predisposte. Tuttavia, gli studi6 suggeriscono che l’attivazione immunitaria6 possa dipendere da un evento scatenante di tipo ambientale: in tal senso, non è detto che alla predisposizione corrisponda la risposta autoimmune.

Oggi sappiamo inoltre che esistono anche cause non genetiche che possono provocare l’insorgere dell’artrite reumatoide:

  1. il sesso biologico;
  2. le infezioni virali;
  3. il fumo;
  4. alcuni fattori ormonali;
  5. l’obesità.

 

Chi può contrarre l’artrite reumatoide?

 

Data la sua natura autoimmune, l’artrite reumatoide può riguardare pazienti in tutte le fasce di età. Non si tratta, come abbiamo visto, di una malattia degenerativa come l’artrosi, quindi la sua insorgenza non è necessariamente legata al naturale processo di invecchiamento. Tuttavia, l’infiammazione alle articolazioni data dall’artrite peggiora col passare del tempo: prestare attenzione ai campanelli d’allarme è quindi sempre la scelta giusta.

Il primo elemento da non trascurare è la genetica: se nella tua famiglia sono presenti casi di artrite reumatoide, non sottovalutare eventuali sintomi, così da intraprendere le cure mediche adeguate con la massima tempestività in caso si rivelassero necessarie.

Oltre alla familiarità esistono altri elementi che rendono più probabile l’insorgere dell’artrite reumatoide. Anche se può presentarsi a ogni età, come molte altre malattie anche l’artrite reumatoide riguarda specialmente la popolazione più anziana. Inoltre, il disturbo è più frequente nelle donne, nei fumatori e nelle persone affette da obesità.

 

Sintomi, esordio e progressione dell’artrite reumatoide

 

Ragazza si tiene la mano a causa di un dolore

Ogni disturbo, patologia o condizione può essere migliorato o addirittura sconfitto con la giusta cura. Intervenire con tempestività è sempre la soluzione di maggiore efficacia. Per questo è importante saper riconoscere i sintomi, così da poter ricevere una diagnosi di artrite reumatoide quando ancora la condizione infiammatoria è lieve. Se noti uno o più dei sintomi che trovi descritti di seguito, rivolgiti al più presto al tuo medico di fiducia.

L’ideale è accorgersi del manifestarsi dell’artrite reumatoide sin dal principio: le fasi iniziali della patologia comportano dolore e rigidità alle piccole articolazioni; si parla quindi delle mani o dei piedi, dei polsi o delle caviglie. Col progredire dell’infiammazione, verranno interessati anche gomiti, spalle, anche, ginocchia e in generale articolazioni di maggiori dimensioni.

È importante ricordare che si tratta di una malattia infiammatoria: i sintomi sono perciò quelli tipici delle infiammazioni, ovvero rossore, gonfiore, calore e dolore, con conseguente limitazione della mobilità delle articolazioni coinvolte. La rigidità articolare è presente soprattutto al momento del risveglio e, col progredire della malattia, può portare alla deformazione delle articolazioni e alla perdita di funzionalità – problemi che possono essere scongiurati con una diagnosi precoce e col giusto percorso terapeutico.

Anche una generale sensazione di malessere, un senso di affaticamento e la perdita dell’appetito sono elementi che, associati allo stato infiammatorio, devono destare l’attenzione del paziente. Trattandosi di una malattia sistemica, l’artrite reumatoide può provocare fibrosi polmonare, sierositi, vasculiti, nodulosi cutanea e degli organi interni, episcleriti e scleriti, amiloidosi.

 

Diagnosticare l’artrite reumatoide

 

Se hai notato la presenza dei sintomi appena descritti, il passo successivo per evitare l’accrescersi dell’infiammazione è contattare il medico per accertare la diagnosi di artrite reumatoide.

Per poter diagnosticare l’artrite reumatoide è necessario innanzitutto constatare la presenza di gonfiore, dolore e rigidità articolare, specialmente al mattino. Se questi sintomi sono presenti, il medico procederà col prescrivere gli esami per l’artrite reumatoide, ovvero:

  • esami di laboratorio per la rilevazione del fattore reumatoide, degli anticorpi CCP e per la misurazione del livello dello stato infiammatorio;
  • esami strumentali, ovvero RX per mani e piedi, MOC, risonanza magnetica ed ecografia articolare.

Laddove il progredire della malattia avesse interessato anche altre parti del corpo oltre le articolazioni, lo specialista provvederà anche a una eventuale spirometria, un ecocardiogramma o una tomografia computerizzata del torace.

 

Come trattare l’artrite reumatoide?

 

Il tuo medico ha accertato la diagnosi di artrite reumatoide: che fare? Non permettere a questa patologia di limitarti! Rivolgendoti a realtà che hanno fatto della cura delle patologie articolari il loro obiettivo potrai individuare facilmente il trattamento adatto per rimetterti in moto. 2A Group è pronta ad affiancarti assieme al tuo medico di fiducia, guidandoti nel prossimo step del tuo percorso: quello della cura.

Oggi l’unione tra medicina e tecnologia ha dato vita a due approcci terapeutici che potrai adottare per il trattamento dell’artrite reumatoide: l’ultrasuonoterapia e la magnetoterapia. Di cosa si tratta?

 

1.  Artrite reumatoide e ultrasuonoterapia

 

Dolcontrol per l'artrite

Il principio dietro gli ultrasuoni è noto alla scienza da ormai molto tempo: oggi possono essere utilizzati efficacemente per il trattamento dell’artrite reumatoide7.

La terapia a ultrasuoni rientra tra le terapie meccaniche: si impiega infatti un apposito manipolo che emette vibrazioni ad altissima frequenza. Applicando del gel per ecografie alla parte interessata e poggiandovi sopra il manipolo, è possibile trasmettere gli ultrasuoni ai tessuti profondi, riscaldandoli. Questo ha l’effetto di rilassare i muscoli, aumentare la vascolarizzazione e migliorare il metabolismo cellulare, con la conseguente riduzione dell’infiammazione.

Se in seguito agli esami hai riscontrato la presenza dell’artrite reumatoide, ti offriamo la possibilità di effettuare l’ultrasuonoterapia comodamente presso il tuo domicilio grazie a Dolcontrol. Questo dispositivo è un ottimo alleato per chi desidera alleviare il dolore e l’infiammazione causati dalle patologie muscolo scheletriche: praticità, efficienza, sicurezza e facilità di utilizzo lo rendono una scelta eccellente.

Grazie a questo dispositivo elettromedicale, potrai ridurre i tempi di recupero, accelerando il processo antinfiammatorio. Inoltre, il dispositivo è certificato dal Ministero della Salute e quindi idoneo per la detrazione fiscale come spesa medica.

 

2.  Artrite reumatoide e magnetoterapia

 

RigenAct per l'artrite

Un altro efficace rimedio per ridurre l’infiammazione da artrite reumatoide è quello offerto dalla magnetoterapia7. Gli impulsi elettromagnetici possono infatti essere sfruttati per alleviare i sintomi: ma come? Grazie all’interazione tra i campi magnetici pulsati e la struttura cellulare.

I vantaggi della magnetoterapia comprendono il recupero delle condizioni fisiologiche, la stimolazione della circolazione sanguigna e una conseguente maggiore ossigenazione dei tessuti. Il tutto produce un effetto analgesico e consente di ridurre lo stato infiammatorio.

Per la tua magnetoterapia a domicilio, 2A Group mette a tua disposizione RigenAct, un dispositivo con cui scoprirai quanto può essere pratico e confortevole trattare l’artrite reumatoide e ridurre l’infiammazione da artrite reumatoide senza rinunciare alle tue attività quotidiane, il tutto godendo dei vantaggi offerti dalla possibilità di selezionare impostazioni personalizzate. Come Dolcontrol, anche RigenAct è un dispositivo medico certificato dal Ministero della Salute.

 

Le terapie per spegnere la tua infiammazione

 

Ogni giorno è un viaggio: goditelo appieno passo dopo passo, movimento dopo movimento. Se hai già notato gonfiore, dolore e rigidità articolare, contatta il tuo specialista di riferimento per diagnosticare l’artrite reumatoide con tempestività.

 

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Fonti:

  1. https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(01)06075-5/fulltext
  2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK546693/
  3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK499886/
  4. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/a/artrite?highlight=WyJhcnRyaXRlIl0=
  5. https://www.aafp.org/afp/2011/1201/p1245.html