Sindrome del Tunnel Carpale
La Sindrome del Tunnel Carpale è una malattia causata dalla compressione di un nervo, il nervo mediano, che attraversa il polso all’interno di un canale chiamato Tunnel Carpale. Si definisce Tunnel Carpale una regione situata a livello della base del palmo della mano e chiusa su tre lati dalle ossa del carpo e sul quarto lato da un legamento spesso chiamato Legamento Trasverso del Carpo. Il nervo mediano insieme a nove tendini flessori scorre in questo canale. La Sindrome del Tunnel carpale è generata quando un aumento di pressione all’interno del canale disturba il nervo mediano. Il più delle volte l’aumento di pressione all’interno del canale è per un aumento di volume della membrana che ricopre i tendini flessori. Questa condizione è chiamata tenosinovite. Lussazioni articolari o fratture del polso possono invece determinare un restringimento dall’esterno del canale responsabile a sua volta dell’aumento di pressione all’interno del canale stesso.
La sindrome del Tunnel Carpale è una malattia molto diffusa. Anche attività lavorative che comportano movimenti ripetitivi delle dita e del polso possono essere la causa della infiammazione dei tendini flessori all’interno del canale. Le donne vengono colpite frequentemente durante la gravidanza a causa della ritenzione di liquidi che determina un aumento di volume all’interno del canale. I sintomi spesso si risolvono spontaneamente con il termine della gravidanza. Le donne vengono spesso colpite anche nel periodo della menopausa. La comparsa dei sintomi caratteristici della sindrome del Tunnel carpale spesso avviene in concomitanza con un apparecchio gessato applicato per una frattura di polso. Pazienti diabetici o dializzati o con malattie della tiroide o con artrite reumatoide possono sviluppare una Sindrome del Tunnel Carpale. Questa è spesso causata proprio da un ispessimento della membrana che ricopre i tendini flessori.
Sintomi Tunnel Carpale
I sintomi sono formicolio o sensazione di bruciore (o dolore) alle prime 3-4 dita della mano, spesso solo al 3° e 4° dito. Il dolore spesso si estende all’avambraccio, talora al braccio e più raramente alla spalla. Il dolore è più accentuato. Negli stadi più avanzati la perdita di sensibilità e il dolore compaiono anche di giorno facendo le attività più comuni con le mani e i polsi. I pazienti, a volte, possono notare una riduzione della forza con difficoltà ad afferrare alcuni oggetti che possono cadere improvvisamente dalle mani. I pazienti possono notare anche una “perdita” della muscolatura alla base del pollice (atrofia tenare). I sintomi possono essere presenti in entrambe le mani, ma solitamente sono peggiori da un lato.
Oltre che sulla base della storia clinica la diagnosi viene posta con l’ausilio di un esame denominato Elettromiografia (EMG) che consente la registrazione dell’attività dei muscoli e dei nervi. Utile anche un esame radiografico del polso se si sospettano problemi osteoarticolari a livello del polso. La sintomatologia, soprattutto negli stadi iniziali, può spesso essere risolta senza ricorrere all’intervento chirurgico. L’identificazione e il trattamento medico dell’eventuale malattia di base, il cambiamento di una gestualità lavorativa particolare, l’utilizzazione di un tutore rigido o di una polsiera armata, con cui mantenere il polso in una posizione di riposo durante l’attività lavorativa, sono tutte procedure volte a ridurre la pressione sul nervo mediano.
Benefici Magnetoterapia Tunnel Carpale
In questa fase la MAGNETOTERAPIA può attivare un profondo effetto antalgico che permette di diminuire la pressione del nervo e eliminare la sensazione dolorosa. L’utilizzazione della polsiera armata, la terapia antiinfiammatoria somministrata per via orale o un’infiltrazione di cortisone direttamente nel Tunnel carpale possono a volte, risolvere la sintomatologia. Se la sintomatologia non migliora il trattamento chirurgico risulta necessario e ha lo scopo di creare più spazio nel Tunnel carpale riducendo così la compressione sul nervo.
In casi selezionati, può essere eseguito anche in endoscopia. L’intervento è di breve durata e viene di solito eseguito in anestesia locale e in regime di day-hospital e l’utilizzo completo della mano operata avviene nel giro di 4-6 settimane. Il trattamento chirurgico determina di solito la scomparsa immediata del formicolio notturno. Può residuare, tuttavia, per alcune settimane o, a volte, anche per mesi una dolenzia localizzata a livello della cicatrice palmare che può apparire arrossata ed indurita. Tali disturbi sono destinati comunque a risolversi spontaneamente anche a distanza di un anno. Nei casi gravi, quando la compressione del nervo perdura da molto tempo, il trattamento chirurgico può non risolvere completamente la sintomatologia.
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